La prima tappa del nostro tour estivo #viteincantina è la Cascina Giambolino sui Colli Tortonesi. Qui, Alice Castellani, produce i vini tipici del territorio e ci ha accolte con un magico picnic in vigna
Non poteva esserci inizio migliore. Il 27 giugno abbiamo iniziato il nostro tour per le cantine delle artigiane dell’uva che hanno aderito a #viteincantina, l’iniziativa che ci siamo inventate per far conoscere di persona le produttrici vitivinicole di Vite a chi fa parte della community. Siamo arrivate a Cascina Giambolino dopo aver sbagliato strada per ben tre volte. L’abbiamo riconosciuta subito, ai piedi di una collina, con Alice, suo marito Lele e il piccolo Giulio, di soli tre mesi, ad aspettarci sulla terrazza (probabilmente ci davano per disperse…).
Dopo un’infanzia trascorsa tra le vigne insieme ai nonni, Alice ha riscoperto il mondo del vino proprio grazie alla sua storia d’amore con Lele. Oggi sono alla guida di Cascina Giambolino dopo aver preso il testimone dalla madre di Lele, Nicoletta, che dagli anni ’90 si prendeva cura dei campi e della cantina. Da qualche tempo hanno deciso di spostare la cantina di fronte a casa, così da concentrare tutto il processo di vinificazione in un unico luogo.

La nostra visita è iniziata con una passeggiata nei luoghi preferiti di Alice. Il giardino, pieno di fiori colorati, dove organizza le degustazioni; la stalla delle mucche, dove giganteschi vitelli di razza Fassona riposavano sventolando le lunghe code e ci guardavano con occhi curiosi. “Mi piacerebbe moltissimo poter organizzare qui una Fattoria Didattica”, ci confida Alice; infatti, subito dopo le mucche, con cui subito facciamo amicizia, il recinto dei maiali, beati e sonnecchianti, in contrasto alle caprette che ci hanno salutato sovraeccitate con tanti “ebeeee”. Embè? Infatti, che caldo. Alice ci ha accompagnate in cantina, dove il fresco delle pareti appena intonacate, ci ha rinfrancate dal sole e dal viaggio.

La cantina di Cascina Giambolino
“Non è ancora finita, ma quando lo sarà non vedo l’ora di poter accogliere le persone anche in questo spazio” ci ha confidato Alice. Da poco, infatti, lei e Lele hanno spostato la vinificazione proprio di fronte a casa. Questo ha permesso loro, non solo di concentrare in un unico luogo tutte le attività dell’azienda agricola, ma anche di potersi occupare più facilmente del piccolo Giulio, nato solo tre mesi fa e già mascotte ufficiale di #viteincantina!

Qui, Alice ci ha mostrato le botti di legno in cui sta invecchiando la nuova Barbera che dal prossimo imbottigliamento avrà un nuovo nome; le botti del Timorasso, il vino voluto fortemente da Alice perché rappresentativo del territorio: “È stata una mia idea iniziare la produzione di Timorasso. Sono molto curiosa di scoprire come reagirà all’invecchiamento, ho grandi aspettative per questo vino, il primo che ho prodotto in prima persona”.

Un messaggio in bottiglia
E le bottiglie pronte per essere spedite, qualcuna nei cofanetti di Vite, molte altre in tutta Italia. “La seconda novità che ho introdotto al mio ingresso sono state le etichette. Ora riportano le erbe dei nostri prati, quelle che piacciono tanto alle nostre mucche; e la libellula, compagna leggera di ogni vendemmia”. Tutte le etichette dei vini di Cascina Giambolino riportano lo stesso disegno, realizzato da Alice; il nuovo rosato, dal colore rosso acceso, ha una particolarità: è trasparente, per continuare a giocare con la luce come facevano i grappoli sui filari.

Il lardo dell’amore
Dopo la cantina Alice ci ha accompagnate allo spaccio agricolo dove, due giorni alla settimana, è possibile acquistare i salumi, i formaggi e i vini di loro produzione. Arrivate sin lì, non abbiamo potuto non chiederle: ci fai vedere il lardo dell’amore? Con questo salume, infatti, Lele ha conquistato Alice durante il loro primo incontro e noi, super romantiche, ci siamo emozionate moltissimo quando Lele, arrivato con Giulio in braccio a reclamare, giustamente, Alice per il pranzo della domenica, ne ha appoggiato un grosso taglio sul bancone.

Un pic nic tra i filari
Dulcis in fundo, è arrivata ora di pranzo anche per noi! Alice ci ha accompagnate a Bellaria, chiamata così perché sempre benedetta da una brezza leggera. Lì, all’ombra dei filari, Alice ha allestito per noi il pic nic in vigna dei sogni. Derthona Timorasso, per accompagnare i formaggi e i salumi; Dolcetto Bellaria, per accompagnare la tartare di fassona. Formaggi del territorio, a partire dal Montebore, dalla classica forma a torta nuziale, una frittatina con le verdure dell’orto, profumata alla menta, il lardo dell’amore, che ci ha subito conquistate, e il salame nobile del Giarolo, un salume molto speciale che si produce solo qui.

Degustando i vini insieme a lei, nel luogo dove sono nati, ci ha permesso di conoscere ancora meglio Alice e le terre Derthona. Abbiamo concluso il pomeriggio con gli occhi persi nel panorama, con la consapevolezza che #viteincantina è proprio un’ottima idea!
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