Naviante è la mia cantina ed è un’isola nel cuore delle Langhe
Sotto la collina di Naviante, il Tanaro disegna una curva, lasciando un’isola asciutta e rigogliosa. Qui la mia famiglia, alla fine dell’ottocento, decise di acquistare i primi vigneti. Oggi, dopo cinque generazioni, sono l’enologa di questa eccellenza piemontese, dopo una formazione all’estero che mi ha permesso di acquisire conoscenze sui vitigni e sulle tecniche di vinificazione. I miei genitori mi hanno insegnato che, in cantina, l’unica regola è far bene ciò che si ama. E io amo infondere piacevoli sensazioni attraverso il gusto. Forse è per questo che i miei vini sono genuini e originali e hanno il gusto di decisioni ponderate, maturate grazie all’esperienza e alla creatività, capaci di esaltare la personalità di ciascun vino. Ho scelto di gestire le uve tipiche piemontesi, Barbera, Dolcetto e Nebbiolo, seguendo la vinificazione tradizionale. Aprendo una delle nostre bottiglie mi piace donare alle persone il biglietto d’ingresso verso un vasto mondo di sapori, profumi ed emozioni.